Una settimana a New York nella ricorrenza dei 46 anni di matrimonio
venerdì 16 settembre 2011, 18.10.44 | occhidoro
Una settimana aNew York nella ricorrenza dei 46 anni di matrimonio
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Rockfeller Center |
Quest’anno, nostra figlia Paola sotto l’albero di Natale ci ha fatto trovare, per la ricorrenza del 12 giugno, un volo andata e ritorno per New York, comprato tramite Expedia. Data la nostra età, sulle prime non sapevamo se essere contenti. Poi, le difficoltà connesse le abbiamo prese come sfida e, nei mesi successivi, ci siamo impegnati a riempire di contenuti, secondo i nostri gusti, i sei giorni e mezzo effettivi che avremmo trascorso in quella che per la nostra generazione, era la città dei sogni: dei film anni ’50 e ’60, del jazz, del multiculturalismo, della finanza e tanto altro. Oggi i giovani prediligono le mete esotiche, il contatto con la natura e le spiagge incontaminate, forse perché la vita è diventata frenetica dovunque. Ma noi volevamo vedere dove va la società del futuro e credo che New York rappresenti ancora oggi, piaccia o no, il modello. La preparazione è stata meticolosa. Io e mia moglie Marisa ci siamo innanzitutto scaricati dal sito dell’MTA, l’Azienda che gestisce i trasporti, la mappa aggiornata di Manhattan con i percorsi degli autobus di linea; http://www.mta.info/nyct/maps/manbus.pdfl’abbiamo fatta stampare in tipografia, ottenendo una pianta alta un metro e mezzo, adeguata alla nostra vista, poi abbiamo consultato le guide per cercare i luoghi di interesse per noi, e li abbiamo segnato sulla pianta con l’evidenziatore. L’albergo è stato scelto il più possibile nelle vicinanze dei punti evidenziati. Abbiamo così prenotato, direttamente sul sito della catena Holiday Inn, una camera all’Holiday Inn Express sito tra la 5° e la 6° Avenue, al civico 13 West della 45th Street nella Midtown. A proposito di strade, la topografia della Grande Mela è stata pianificata molto razionalmente nel 1811 (Commissioner’s Plan), per strade ortogonali tra loro e numerate, sulla falsariga dei cardini e dei decumani delle antiche città romane: quelle con direzione Nord-Sud, sono le Avenue; quelle con direzione Est-Ovest, sono le Street. (La dizione tutta italiana di Quinta Strada perciò è errata e fuorviante: si deve dire Quinta Avenue). Le Avenue hanno numerazione crescente da Est ad Ovest; le Street, da Sud a Nord. Dalla 5° Avenue, considerata quella principale, partono le numerazioni dei civici lungo le Street, con l’indicazione West o East. Così è impossibile perdersi a New York e, con una pianta in mano, sai sempre la strada che devi percorrere per andare alla tua meta. Unica eccezione è Broadway, preesistente alla pianificazione razionale e che è stata lasciata serpeggiare liberamente per la Città, da Sud a Nord, individuando piazze e aree, per esempio Times Square, che rappresentano tra i pochi luoghi di incontro della gente. Un turista, alla fine del viaggio, porta con sé una visione parziale dei luoghi e tutto sommato finisce col conoscere meglio i luoghi fisici che le persone, la società. Tuttavia noi abbiamo ricavato l’impressione di trovarci in una città dove ognuno è motivato, è sereno e contento del proprio ruolo e disponibile verso il prossimo: per ben due volte delle signore, vedendoci imbambolati con la piantina maxi in mano, si sono avvicinate per offrirci indicazioni. Noi abbiamo ringraziato ma non ne avevamo bisogno. Non abbiamo visto i supergrassi incontrati l’anno scorso a Berlino e che rappresentano un’emergenza sanitaria anche in molte zone degli Stati Uniti. Evidentemente il benessere economico deve andare di pari passo con una vita attiva. Qui la gente corre sempre. Sui giornali di questi giorni riportano il recente, storico sorpasso dei nati neri rispetto ai bianchi, negli Stati Uniti. In effetti, qui a NYC la Società è fortemente multietnica ma ben integrata. Oltre ai bianchi, si incontrano neri afroamericani, ispani e orientali, quasi in ugual misura. Una cosa da tener presente, per chi si reca negli gli Stati Uniti è che la tensione di corrente è a 110 V e la presa è diversa dalla nostra. Bisogna premunirsi altrimenti addio ricarica dei telefoni cellulari. Per telefonare dagli Stati Uniti si può acquistare una o più carte prepagate New Columbus della Telecom. Forse le carte si vendono nei negozi Telecom ed in aeroporto. Noi ne abbiamo comprate due, tramite Internet, ma non le abbiamo utilizzate perché Vodafone, il nostro operatore, appena arrivati sul suolo americano, ci ha segnalato che con 3 € alla risposta potevi parlare con la tariffa normale. E, data la differenza di fuso orario, la non facile disponibilità dei telefoni pubblici, la presenza di almeno due operatori fissi con numero verde differente, alla fine abbiamo preferito spendere i tre Euro, chiamando dal nostro cellulare.
Un’indicazione molto importante per chi vuol fare un soggiorno “fai-da-te” riguarda l’agenzia viaggi Volatour WWW.Volatour.com ubicata alle spalle del nostro albergo, a 33W 46th Street, dove tutti gli operatori parlano italiano e presso la quale puoi organizzare la giornata o l’intero soggiorno a NYC. Noi, che avevamo chiari i nostri spostamenti, la mattina andavamo da loro e compravamo l’escursione o il tour, come diremo in seguito. Ci è stata di grande aiuto. Per gli spostamenti non abbiamo mai usato la metropolitana, il mezzo più usato dai newyorchesi, ma gli autobus di linea, poco affollati e che ti consentono di goderti la città. Con la mappa alla mano era facile vedere quale mezzo prendere senza sbagliare direzione perché a NYC le strade sono tutte a senso unico. Si compra (con carta di credito o con gli spiccioli), ai distributori automatici, posti nelle stazioni della metrpolitana, una tessera Metrocard da $10 che vale 4 o 5 corse e se devi prendere due mezzi di seguito, l’autista ti da il biglietto per il transito. Ovviamente abbiamo preso spesso anche il taxi. Il traffico di NYC è costituito per l’80% di taxi di colore giallo che corrono come pazzi e non si fermano mai. Lo prendi al volo oppure, se vuoi prenotarlo dall’albergo, per esempio per il trasferimento in aeroporto, alla reception contattano un’organizzazione di taxi neri, più eleganti, che costano un po’ di più. I taxi gialli, che si prendono al volo, sono molto economici e, a differenza di quanto dicono le guide, la somma segnata sul tassametro è quella che devi pagare.
Il viaggio Lunedì 6 giugno 2011, ore 19,20
Partenza da Napoli con volo Alitalia per Roma Fiumicino. All’arrivo prendiamo un taxi per l’Hotel Isola Sacra, sempre a Fiumicino. In verità c’è un pullmino gratis che accompagna, a determinate ore, da e per l’aeroporto, verso una serie di alberghi in quella cittadina, ma noi, sbagliando le indicazioni vaghe di nostra figlia, non abbiamo trovato la fermata che, in effetti, è in corrispondenza della fermata “Fiumicino” del trenino che viene da Roma. L’albergo è nuovissimo ed ancora in fase di completamento. E’molto bello ed economico, con piscina ed altri servizi. Cena al ristorante dell’albergo, di buon livello.L’indomani, il pullmino ci porta al terminal 1.
Martedì 7 giugno 2011, ore 12, 00Volo con Delta Airlines per NYC, aeroporto JFK. Il volo è la parte più massacrante di un viaggio intercontinentale. Per fortuna, capitiamo agli ultimi posti dove c’è qualche poltrona libera, così io e Marisa possiamo distenderci un po’, cosa che purtroppo non avverrà al ritorno. I pasti a bordo sono mediocri, specie la cena: una trancia di pizza completamente cruda dentro, che si blocca sullo stomaco. Pensavamo di far troppo tardi per cenare a NYC, invece, arriviamo con un’ora di anticipo.La prenotazione era stata fatta direttamente sul sito dell’Hotel con la mia carta Postepay, comodissima. Il pagamento è perfezionato al momento del tuo arrivo, esibendo la preziosa carta. E, siccome il dollaro, nel frattempo, si è svalutato, al ritorno scoprirò di averci guadagnato. Quando si compra con la carta di credito prepagata bisogna ricordarsi di portarla con sé, caricata adeguatamente, perché, mentre i voli, acquistati tramite Expedia, sono pagati subito, l’hotel, se comprato direttamente, si paga all’atto della propria presentazione e la carta deve avere adeguato credito.
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La Fifth Avenue nei pressi del nostro Hotel |
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Camion Spazzatura |
Arrivati in albergo, per noi sono le 21 circa, per i newyorkesi sono le 15 circa e non resistiamo alla voglia di dare un’occhiata alla Fifth Avenue, affollatissima. Andiamo a dormire, stanchissimi.
Mercoledì 8 giugno 2011 E’ bel tempo, andiamo all’agenzia Volatour e compriamo il tour di due ore, andata e ritorno, con il battello, con partenza ed arrivo alla 42th Street ad Ovest. C’è una leggera foschia, tuttavia il giro in battello è un ottimo inizio per visitare la Città. Il percorso è verso Sud fino alla statua della Libertà, la risalita sul lato Est, passando sotto i due ponti: di Brooklyn e di Manhattan fino
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NYC Panorama 1 lato ovest |
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NYC Panorama 2 lato ovest |
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NYC Panorama 3 lato ovest |
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NYC Statua della Libertà |
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NYC Ponte di Brooklin 1 |
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NYC Ponte di Brooklin 2 |
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NYC Panorama 1 lato est Empire State Building |
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NYC Grattacielo Crysler |
Facciamo colazione ad un fast-food di fronte all’hotel, gestito da orientali. Ci vengono tutti gli impiegati dei grattacieli della zona. C’è di tutto, cotto e crudo: panini con varie preparazioni, insalate, contorni, primi e secondi. Insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il pasto di mezzogiorno lo consumeremo sempre qui.Dopo l’immancabile riposo pomeridiano, andiamo sulla Fifth Avenue, prendiamo un taxi e ci facciamo accompagnare nei pressi del palazzo di Vetro dell’ONU.
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NYC Palazzo di Vetro ONU |
Una grande delusione. Innanzitutto è di dimensioni modeste rispetto ai numerosi grattacieli della Città. Poi è in ristrutturazione e per metà sventrato e, siccome mancano i soldi, è così da tempo.
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NYC Cattedrale di San Patrick |
Ritorniamo con l’autobus sulla 5°th Avenue ed andiamo a visitate la cattedrale di San Patrick, in stile neogotico. Poi, a piedi, andiamo al Rockfeller Center, uno dei punti di ritrovo di newyorkesi e turisti.
E’ un centro costruito dal magnate, negli anni a cavallo della crisi del ’29, composto da 17 grattacieli. Qui c’è Radio City con interni in stile Decò, con una sala per le trasmissioni radiotelevisive da 6000 posti. Ceniamo nei pressi del nostro hotel, sulla 45th da Gaby Brasserie francoise. E’ molto raffinata e la cucina è di buon livello.
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NYC Rockfeller Center |
Giovedì 9 giugno 2011 Fa un caldo tropicale. Da Volatour prendiamo i biglietti per il giro in Elicottero, ma fa troppo caldo e potremo volare solo nel pomeriggio alle 6 pm. Passiamo così il resto della mattinata facendo una passeggiata fino al Rockfeller Center. Al ritorno, facciamo colazione al fastfood orientale di fronte all’albergo.
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NYC Panorama dall'Elicottero |
Nel pomeriggio prendiamo un taxi per l’eliporto che è all’estremo Sud-Ovest di Manhattan. L’alzata del velivolo è emozionante, poi è come l’aereo. C’è una leggera foschia e l’elicottero vola lontano dai grattacieli, sull’Hudson, rifacendo, dall’alto, il giro del battello. Ci rechiamo in autobus a Times Square, altro punto d’incontro, in particolare di giovani, ma non solo. Siamo nella zona dei teatri di Broadway che a persone della nostra età ricorda i film di Fred Astaire Doris Day e tanti altri. Però ancora oggi gli spettacoli allestiti a Broadway hanno un gran successo e restano in cartellone per anni. Ce n’è per tutti i gusti.
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NYC Times Quare |
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NYC Limousine |
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NYC Times Square 2 |
Viene un acquazzone di pochi minuti, l’unico del nostro soggiorno. Ci ripariamo in un passaggio coperto tra due Street. Cena al ristorante “Resette”, affianco al nostro albergo, gestito da italiani. Infatti, nel menu vi sono tagliatelle alla bolognese e spaghetti alle vongole. Proveremo entrambi nelle sere che andremo da loro, tutte quelle che ci restano, e vi assicuro che erano di ottimo livello. Per secondo un filetto, condito con una salsetta niente male. Vino Merlot (californiano?). Oltre alla buona cucina nostrana, quello che in particolare ci ha fatto desistere dal cercare altri ristoranti è che il caposala, un ispano che parlava italiano, quando entravamo noi, abbassava l’aria condizionata. Infatti, in tutti i locali di NYC devi guardarti dagli spifferi gelidi.
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NYC Pausa Pranzo |
Venerdì 10 giugno 2011 Da Volatour compriamo il tour notturno in autobus con guida italiana. Passiamo la mattinata a scrivere cartoline per amici e parenti ai tavolini di un giardinetto nei pressi del nostro albergo dove, quando è bel tempo, gli impiegati scendono verso mezzogiorno dagli uffici e consumano la colazione, sotto lo sguardo attento di due guardie.
Nel pomeriggio, l’autobus della Volatour ci porta in giro per i vari quartieri, da Cina Town a Little Italy, senza addentrarsi. Arrivati a Brooklyn, sull’altra sponda del ponte, facciamo un lungo giro che ci consente di vedere bene dove e come vivono i newyorkesi che hanno raggiunto una buona posizione sociale. Il quartiere, almeno la parte da noi visitata, cioè nei pressi del famoso omonimo ponte, è molto ameno, con villette a due piani, spesso a schiera, strade alberate e molto verde.
Quelli che vivono nei pressi del ponte sono ad una fermata di metropolitana da Wall Street. Ci fermiamo su un ampio spiazzo a fianco del ponte e ci godiamo il tramonto con lo skyline dei grattacieli di NYC. Ma in questa stagione fa notte tardi e possiamo vedere solo le prime luci dei grattacieli.
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NYC Brooklin |
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NYC Ponte di Brooklin al tramonto |
Bisogna andare alla cena compresa nel prezzo. Ci portano presso Times Square. La cena è buona e chiusa con un kake fatto a base di formaggio. La tavolata consente a noi italiani, quasi tutte coppie, giovani, a parte noi due, di scoprire che tutti proseguiranno la vacanza verso i mari tropicali. Una piacevole serata.
Salutati i conterranei, ci fermiamo nella famosa piazza piena di insegne luminose sempre diverse. Di notte è una festa.
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NYC 6Th Anenue pressi Times Quare |
Sabato 11 giugno 2011 Ci hanno indicato i grandi magazzini MACY’S sulla 6th Avenue, una Avenue con grattacieli bellissimi, e ci andiamo. C’è tutto, a buon prezzo. Compriamo una maglietta per nostra figlia e poi andiamo verso Central Park incontrando prima la Carnegy Hall, tempio della musica classica (chiuso), ma anche il luogo dove il 16 gennaio 1938, in un concerto rimasto nella storia del Jazz, Benny Goodman, alla guida di un complesso che comprendeva i più grandi musicisti dell’epoca, fece cadere, per questo genere di musica, l’epiteto di “musica di colore”. Da allora gli americani si riconoscono tutti in questo genere caratterizzato da creatività e voglia di vivere. La registrazione integrale di quella serata è diventata un cult del Jazz ed è il disco del genere (acquistabile sul sito IBS) più venduto in assoluto. Noi siamo dei fan accaniti del Jazz.
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NYC Carnegie Hall |
Passiamo davanti al MOMA, ma non vi entriamo (Picasso e gli altri ci scusino, sarà per un’altra volta).
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NYC Museo MOMA |
Entriamo in Central Park e percorriamo un pezzo dei sui viali tortuosi, tra scoiattoli obesi per via delle noccioline e gente di ogni tipo. L’edilizia locale, lato Est della 5th Avenue, è di tipo residenziale, niente grattacieli. Nel pomeriggio la nostra agenzia ci aveva indicato il luogo e l’ora per un concerto jazz. E’ il Birdland Jazz Club 315 W 44St, nella zona dei teatri, nei pressi di Times Square. L’inizio è alle 6. Ma noi ci svegliamo tardi dal pisolino pomeridiano e, quello che doveva essere un appuntamento importante, salta. Peccato! Passeggiamo sulla 5th Avenue, entriamo da Tiffany. I prezzi salgono con i piani. Ci fermiamo al pianoterra, già troppo caro.
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NYC Museo Guggenheim 1 |
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NYC Museo Guggenheim 2 |
Decidiamo di visitare dal di dentro solo il Guggenheim, progettato da Wright, ed ha una struttura particolare, a spirale che si allarga salendo lungo una rampa, dove sono i quadri. E’ semivuoto, la rampa è vuota e vi sono solo due salette normali, una con quadri di alcuni impressionisti francesi e l'altra con dei Kandinsky. Il prezzo del biglietto, in compenso, è intero.
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NYC Metropolitan Museum of Art |
Passiamo davanti al Metropolitan Museum of Art, in stile neorinascimentale, ma non ci entriamo. Il ritorno dalle parti nostre è problematico per via di una sfilata di portoricani, con carri allegorici e belle fanciulle, che parte proprio dalla 45th Street e blocca il nostro tratto della 5th Avenue. Nel pomeriggio saliamo sull’Empire State Building, il più alto grattacielo del momento. E’ quasi sera e c’è foschia. Le foto vengono uno schifo. Aspettiamo che si accendano le prime luci della città, ma gli altri visitatori premono e la visibilità non migliora. Peccato!
Lunedì 13 giugno 2011
Andiamo in taxi a Ground Zero.
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NYC Ground Zero, Cantiere |
Il cantiere è aperto ed alcuni grattacieli, i più bassi, sono ultimati.Il più alto è in costruzione. Non sappiamo uanto crescerà ancora.
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NYC Whall Street |
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NYC Stock Exchange |
Passiamo da Wall Street e lo Stock Exchange. Ci sono molti turisti, l’odore della finanza attira. Trascorriamo il pomeriggio a Times Square. Cena al solito Resette.
Martedi 14 giugno 2011
E' il giorno della partenza. Lasciamo la stanza e i bagagli e ci rechiamo a piedi al Rockfeller Center
, sperando di vedere le decorazioni Decò degli interni, ma, niente ingresso. Intravediamo la sala da 6000 posti delle trasmissioni radio-televisive. Niente foto. Colazione al solito fast-food e poi all’aeroporto in taxi nero, quello che si prenota dall'albergo.
Partenza dall’aeroporto JFK alle ore 21,40. Da questo momento trascorreremo quasi trenta ore tra aeroporti ed aerei. Massacrante! Arrivo a Capodichino alle ore 18,35 del giorno dopo, logicamente.
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