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venerdì 8 novembre 2013

Viaggio a San Pietroburgo 23/27 Giugno 2013










Sant'Isacco, cupola d'oro



Quest’anno Marisa ed io abbiamo diviso la nostra vacanza in due tronconi di breve durata: il Barocco leccese ecc. (vedi post) e poi un salto a San Pietroburgo.
Abbiamo cercato le offerte di viaggi organizzati sull’Web, ma c’era spesso l’offerta di pacchetti con Mosca o con Helsinki, di durata superiore ai quattro giorni che ci eravamo riproposti di star fuori. Allora siamo andati dal nostro tour Operator: Puteoli Viaggi, ed abbiamo prenotato aereo ed albergo, per un viaggio “fai da te”. Successivamente c’è venuto il dubbio che avremmo potuto avere problemi con la lingua, anche scritta, e abbiamo preferito prenotare due escursioni personalizzate: una all’Ermitage e l’altra, un giro in auto per la Città, per vedere i luoghi di maggior interesse.
La scelta si è rivelata felice perché i russi, ad onta del grande afflusso di turisti in quella Città, non hanno adottato il bilinguismo nemmeno per segnalare i luoghi di maggiore interesse turistico. E vi assicuro che le scritte in cirillico sono totalmente incomprensibili. Inoltre, andare con la guida all’Ermitage ci ha risparmiato una fila chilometrica all’ingresso.

Domenica 23 giugno 2013


Il volo per San Pietroburgo era da Roma-Fiumicino alle 11 del 24 giugno per cui, per non fare una levataccia, abbiamo prenotato un pernottamento all’Hotel Isola Sacra della rete Golden Tulip, a Fiumicino, dove siamo arrivati in aereo, con comodo, la sera precedente. L’albergo offre un servizio di pullmanino-navetta con l’aeroporto, molto utile. E’ una struttura moderna con piscina che però, la sera del nostro arrivo, ospitava un matrimonio intorno alla piscina stessa, ed hanno smesso con la musica all’una di notte. Pazienza!

Lunedì 24 giugno 2013
Il volo per la nostra meta dura poco più di tre ore ma, essendoci una differenza oraria di due ore con noi, giungiamo alle ore 17 ora locale. Cambiamo 400 Euro (16 mila Rubli circa) all’Ufficio cambi nello stesso aeroporto, per le spese correnti. Però, al ristorante, nello stesso albergo, pagheremo con la CartaSI. Così ci resteranno dei Rubli che daremo a nostra figlia.
Eravamo avvertiti dalla Guida del Touring che il costo del taxi va pattuito prima. Il tassista però ci mostra quello che doveva essere un tassametro che poi si rivelerà essere un GPS. In sostanza spendiamo 4 mila rubli (100 €), ma questo ci servirà di lezione.
Abbiamo temuto molto per il clima essendo la Città al Circolo polare. Siamo stati premiati: abbiamo avuto tempo splendido, con temperature, come diremo più avanti, fino a 36°C E’ il periodo delle notti bianche e non fa mai buio. La minima luminosità, pari alla prima sera nostra, si ha verso le due di notte, poi la luce torna ad aumentare. Ci siamo abituati rapidamente e, quando siamo tornati ed abbiamo ritrovato il buio della notte, ci è parso che ci fosse stato sottratto qualcosa.
L’albergo Novotel è a pochi passi dalla Prospettiva Nevskij. Ed è di buon livello, all’altezza degli stessi della catena dove abbiamo già dimorato in Francia. Il personale parla l’Inglese. Nel nostro albergo, la presa di corrente è di tipo occidentale e non servono adattatori particolari.
Ceniamo al ristorante dell’albergo, come faremo ogni sera. Non conoscendo le specialità locali ed essendo curiosi di assaggiarle, abbiamo preso una pietanza sicura, tipo spaghetti alla bolognese ed una di cucina locale. E’ tutto molto buono, specie il filetto alla Stroganoff. E, a dispetto di chi diceva che in Russia si beve solo Vodka, berrò dell’ottimo Negroamaro italiano ogni sera.

Martedì 25 giugno 2013
Alle 10 la nostra Guida, prenotata dall’Italia per la visita all’Ermitage, arriva con un’auto e ci accompagna in quello che è tra i più grandi musei del mondo. Parla perfettamente l’Italiano e, scopriremo, conosce l’Italia. Il museo dell’Ermitage è distribuito tra tre edifici contigui che, all’interno sono intercomunicanti. Entriamo senza fare la fila, per via della guida e, su richiesta del nostro Cicerone, scegliamo le sale dei pittori italiani e dell’impressionismo francese. L’interno è gremito oltre misura, specie le sale dei pittori italiani. La guida è molto competente e spiega le varie opere come pochi saprebbero fare.

Ermitage, scalinata d'accesso

Logicamente, le opere sono inserite in un contesto che, di per sé è pieno di tesori: colonne in porfidi pregiatissimi, anfore in lapislazzuli o malachite, stucchi dorati in tutte le sale, ecc., segno dell’opulenza e della raffinatezza degli zar che hanno costruito questi edifici.

Ermitage, vaso in malachite



Ermitage, vaso
 Ma anche del fatto che siamo nel tardo Barocco e loro avevano lo sguardo rivolto ai modelli occidentali, addirittura alla romanità ed ai monumenti dell’antica Grecia. Così, tutti gli edifici sono in stile neoclassico ma riccamente impreziositi, sia all’esterno che all’interno, di decorazioni barocche. Logicamente, le sale più affollate sono quelle che custodiscono opere italiane.






Raffaello, Madonna Constabile
Visitiamo, in particolare, le opere di Raffaello, Leonardo, Caravaggio,Tiziano e Michelangelo.
Ermitage, anfora in lapislazzuli


Ermitage, soffitto

Ermitage, corridoio raffaellita

Ermitage, tavolo in malachite

Ermitage, soffitto

Ermitage, uscita su Piazza del Palazzo di Carlo Rossi

Visitiamo le sale degli impressionisti francesi, mentre la guida si sofferma a descrivere le ricchezze proprie dei palazzi del museo.
Poiché, nel pomeriggio abbiamo intenzione di fare un giro in battello, non programmato presso la nostra agenzia, ci facciamo indicare dalla guida i luoghi dove imbarcarsi, cioè in prossimità dei principali ponti.



Ponte Anickov
Ci accompagnano all’albergo e, dopo un pasto spartano ed un riposino breve, ci incamminiamo verso il ponte Anickov, celebre per i quattro bronzi raffiguranti le fasi con le quali viene domato un cavallo. Sbagliamo strada, uscendo dall’albergo, e ci ritroviamo per strade secondarie lontane dalla Prospettiva Nevskij. Non c’è anima via, non ci sono negozi, solo i soliti palazzoni tutti dello stesso stile, ma tenuti peggio di quelli della strada principale. Ci teniamo ben stretti i borselli, come ci aveva raccomandato la guida già nel museo. Ci ricordiamo inoltre che la guida aveva detto che la Città, di cinque milioni di abitanti, ha ancora oggi un milione di persone che abitano in questi edifici, una famiglia per stanza, con servizi in comune. Sono case nobiliari espropriate dopo la Rivoluzione d’Ottobre e date al popolo, che le abita tuttora. Immaginarsi la promiscuità familiare!
Riusciamo ad orientarci, grazie ad un vigile urbano provvidenziale e raggiungiamo l’imbarcadero presso il ponte Anickov. Ci imbarchiamo presto e cominciamo il giro. Percorriamo i canali della Città e constatiamo che sulle sponde affacciano edifici tutti simili, con aperture soltanto a finestre, per contenere il freddo invernale. Anche dove si vede un balcone, questo è finto: è un abbellimento dell’edificio. Il giro ci porta anche sulla Neva, dove osserviamo da lontano la Fortezza con la Cattedrale di San Pietro e Paolo.

Fortezza e Basilica di San Pietro e Paolo




 
Cattedrale di San Nicola del mare

Notti bianche, unica scritta in inglese nella Città




E’ in corso l’annuale manifestazione delle Notti Bianche, in cui i turisti si soffermano sulle sponde, tra l’altro, per osservare l’apertura dei ponti levatoi, di notte. All’ approdo, percorriamo, senza sbagliare, la Prospettiva Nevskij, fino al nostro albergo. Nei pressi c’è un negozietto di souvenirs, dove compreremo braccialetti di ambra locale, e magnetini per frigoriferi. Non ci sono cartoline. I nostri parenti le aspettano ancora. Ceniamo al ristorante del nostro hotel. Nel dopocena prendo un caffè espresso (meno male che c’è la globalizzazione anche del caffè) al salotto dell’hotel, dove si intrattiene un gruppo di giovani mussulmani, con le loro donne. A parte il fazzoletto che tutte portavano, erano molto disinvolte, vestivano abiti occidentali e, diciamo, il fazzoletto, che non riusciva a contenere la capigliatura, sottolineava il loro fascino e la loro femminilità.

Mercoledì 26 giugno 2013
Oggi è previsto un giro per i principali luoghi di interesse della Città, accompagnati, in auto, da una guida. Si presenta con lieve ritardo, per via del traffico, e subito cominciamo il giro.



Palazzo e Via Rossi



Prospettiva Nevskij

Vediamo, dalla macchina, il castello di San Michele, percorriamo la Prospettiva Nevskij, il Teatro imperiale con la quadriga, osserviamo un palazzo di grosse dimensioni che si fitta, passiamo per Piazza Ostroskj, con la statua di Caterina II, all’angolo di un edificio vediamo, l’altoparlante che annunciava, durante la guerra, le incursioni aeree del nemico. Percorriamo la strada costruita dall’architetto Rossi, nel ‘700, considerata la strada più perfetta della Città. Passiamo sul ponte con catene. La strada dove abitò Ciaikovsky ed altri personaggi illustri.


Veduta dai canali
Raggiungiamo la Cattedrale di Sant’Isacco ed osserviamo, sulla piazza, la statua di Nicola I e l’accademia di Belle Arti. La chiesa della Trasfigurazione, costruita con fondi dell’esercito, con la recinzione costruita con affusti di cannone. Un parco di 65.000 mq ospita la statua di Caterina II e il Palazzo costruito per il suo favorito. Raggiungiamo la Cattedrale della Pece (così detta perché costruita nei pressi di un vecchio deposito di pece); è sito in Piazza Raffaelli che ospita altri palazzi, dove domina il colore celeste, adibiti a musei.



Sant'Isacco, timpano
A proposito di Sant’Isacco, la guida ci dice che la cupola è tutta d’oro ed è stata realizzata sciogliendo l’oro nel mercurio e mettendolo nelle forme apposite. Dopo, il mercurio veniva eliminato per evaporazione a caldo mentre l’oro ritornava solido nella forma prestabilita. Le esalazioni di mercurio, durante l’evaporazione, avrebbero provocato la morte di 150 mila operai sui 450 mila complessivi che lavorarono alla costruzione della Cattedrale.
Chiediamo alla guida come si fa per andare a Peterhof, dov’è l’ultima residenza dello Zar prima della destituzione. Ci dice che bisogna prendere l’aliscafo all’altezza dell’Ermitage e ci accompagna a fine tour. Accettiamo e ci imbarchiamo per la nostra meta dove giungeremo dopo 15 minuti circa. Percorriamo il lungo viale che porta alla cascata e, più in su, al palazzo imperiale.




Peterhof, fontana

Peterhof, fontana, particolare
La veduta è impressionante e, man mano che ci si avvicina, si notano i dettagli: fontane, statue in bronzo dorato, in parte simile al parco della Reggia di Caserta La differenza è che qui la fontana è sotto la residenza, mentre a Caserta la fontana si eleva scenograficamente con veduta dal palazzo reale. Fa un caldo insolito per quelle latitudini, dicono 36°C. Non visitiamo il Palazzo perché vi è una fila enorme e l’ultimo aliscafo è alle 81. Qualche foto e via. Di ritorno. l’aliscafo ci riporta alle spalle dell’Ermitage e, poco più avanti, sempre su indicazione della guida della mattina, prendiamo il bus 7 (va bene anche il 24). Quando siamo entrati più persone hanno offerto il posto a sedere e ci siamo commossi. Il biglietto si fa sul bus. Io resto di vedetta per capire dove scendere. Scendiamo alla fermata giusta. Pochi passi, e giungiamo al nostro Novotel.
Dopo un breve riposino, scendiamo per cenare e per un espresso con sigaretta nella hall, come al solito.
L’indomani, mentre ci intratteniamo nella hall per il caffè della mattina, si avvicina un tassista privato che si offre di accompagnarci all’aeroporto per 1600 rubli. Accettiamo. E’ presto e lui si offre di fare un giro. Sappiamo che è un pretesto per arrotondare, ma noi vogliamo approfittare per vedere un ultimo luogo che avevamo intravisto durante il tour del giorno precedente e che è abbastanza vicino al Novotel.



Negozio di gastronomia Eliseevskij

Negozio di gastronomia Eliseevskij, vetrata
Si tratta del negozio di gastronomia Eliseevskij, costruito nel 1909-10 dall’architetto Girsovic in stile Liberty. Qui, l’acquisto di due scatolette di caviale. Poi, all’aeroporto. Un piccolo supplemento, onesto al taxista, per il disturbo e poi comincia una lunga, estenuante serie di controlli di bagagli, persone e passaporti.
Il viaggio è finito. L’aereo parte ed arriva in perfetto orario. Scalo a Fiumicino ed arrivo a Napoli alle 22,30.

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