Sant'Isacco, cupola d'oro |
Quest’anno Marisa ed io abbiamo diviso la nostra vacanza in due tronconi di breve durata: il Barocco leccese ecc. (vedi post) e poi un salto a San Pietroburgo.
Abbiamo cercato le offerte di viaggi organizzati sull’Web, ma c’era spesso l’offerta di pacchetti con Mosca o con Helsinki, di durata superiore ai quattro giorni che ci eravamo riproposti di star fuori. Allora siamo andati dal nostro tour Operator: Puteoli Viaggi, ed abbiamo prenotato aereo ed albergo, per un viaggio “fai da te”. Successivamente c’è venuto il dubbio che avremmo potuto avere problemi con la lingua, anche scritta, e abbiamo preferito prenotare due escursioni personalizzate: una all’Ermitage e l’altra, un giro in auto per la Città, per vedere i luoghi di maggior interesse.
La scelta si è rivelata felice perché i russi, ad onta del grande afflusso di turisti in quella Città, non hanno adottato il bilinguismo nemmeno per segnalare i luoghi di maggiore interesse turistico. E vi assicuro che le scritte in cirillico sono totalmente incomprensibili. Inoltre, andare con la guida all’Ermitage ci ha risparmiato una fila chilometrica all’ingresso.
Domenica 23 giugno 2013
Il volo per San Pietroburgo era da Roma-Fiumicino alle 11 del 24 giugno per cui, per non fare una levataccia, abbiamo prenotato un pernottamento all’Hotel Isola Sacra della rete Golden Tulip, a Fiumicino, dove siamo arrivati in aereo, con comodo, la sera precedente. L’albergo offre un servizio di pullmanino-navetta con l’aeroporto, molto utile. E’ una struttura moderna con piscina che però, la sera del nostro arrivo, ospitava un matrimonio intorno alla piscina stessa, ed hanno smesso con la musica all’una di notte. Pazienza!
Lunedì 24 giugno 2013
Il volo per la nostra meta dura poco più di tre ore ma, essendoci una differenza oraria di due ore con noi, giungiamo alle ore 17 ora locale. Cambiamo 400 Euro (16 mila Rubli circa) all’Ufficio cambi nello stesso aeroporto, per le spese correnti. Però, al ristorante, nello stesso albergo, pagheremo con la CartaSI. Così ci resteranno dei Rubli che daremo a nostra figlia.
Eravamo avvertiti dalla Guida del Touring che il costo del taxi va pattuito prima. Il tassista però ci mostra quello che doveva essere un tassametro che poi si rivelerà essere un GPS. In sostanza spendiamo 4 mila rubli (100 €), ma questo ci servirà di lezione.
Abbiamo temuto molto per il clima essendo la Città al Circolo polare. Siamo stati premiati: abbiamo avuto tempo splendido, con temperature, come diremo più avanti, fino a 36°C E’ il periodo delle notti bianche e non fa mai buio. La minima luminosità, pari alla prima sera nostra, si ha verso le due di notte, poi la luce torna ad aumentare. Ci siamo abituati rapidamente e, quando siamo tornati ed abbiamo ritrovato il buio della notte, ci è parso che ci fosse stato sottratto qualcosa.
L’albergo Novotel è a pochi passi dalla Prospettiva Nevskij. Ed è di buon livello, all’altezza degli stessi della catena dove abbiamo già dimorato in Francia. Il personale parla l’Inglese. Nel nostro albergo, la presa di corrente è di tipo occidentale e non servono adattatori particolari.
Ceniamo al ristorante dell’albergo, come faremo ogni sera. Non conoscendo le specialità locali ed essendo curiosi di assaggiarle, abbiamo preso una pietanza sicura, tipo spaghetti alla bolognese ed una di cucina locale. E’ tutto molto buono, specie il filetto alla Stroganoff. E, a dispetto di chi diceva che in Russia si beve solo Vodka, berrò dell’ottimo Negroamaro italiano ogni sera.
Martedì 25 giugno 2013
Alle 10 la nostra Guida, prenotata dall’Italia per la visita all’Ermitage, arriva con un’auto e ci accompagna in quello che è tra i più grandi musei del mondo. Parla perfettamente l’Italiano e, scopriremo, conosce l’Italia. Il museo dell’Ermitage è distribuito tra tre edifici contigui che, all’interno sono intercomunicanti. Entriamo senza fare la fila, per via della guida e, su richiesta del nostro Cicerone, scegliamo le sale dei pittori italiani e dell’impressionismo francese. L’interno è gremito oltre misura, specie le sale dei pittori italiani. La guida è molto competente e spiega le varie opere come pochi saprebbero fare.
Ermitage, scalinata d'accesso |
Logicamente, le opere sono inserite in un contesto che, di per sé è pieno di tesori: colonne in porfidi pregiatissimi, anfore in lapislazzuli o malachite, stucchi dorati in tutte le sale, ecc., segno dell’opulenza e della raffinatezza degli zar che hanno costruito questi edifici.
Ermitage, vaso in malachite |
Ermitage, vaso |
Raffaello, Madonna Constabile |
Ermitage, anfora in lapislazzuli |
Ermitage, soffitto |
Ermitage, corridoio raffaellita |
Ermitage, tavolo in malachite |
Ermitage, soffitto |
Ermitage, uscita su Piazza del Palazzo di Carlo Rossi |
Visitiamo le sale degli impressionisti francesi, mentre la guida si sofferma a descrivere le ricchezze proprie dei palazzi del museo.
Poiché, nel pomeriggio abbiamo intenzione di fare un giro in battello, non programmato presso la nostra agenzia, ci facciamo indicare dalla guida i luoghi dove imbarcarsi, cioè in prossimità dei principali ponti.
Ponte Anickov |
Riusciamo ad orientarci, grazie ad un vigile urbano provvidenziale e raggiungiamo l’imbarcadero presso il ponte Anickov. Ci imbarchiamo presto e cominciamo il giro. Percorriamo i canali della Città e constatiamo che sulle sponde affacciano edifici tutti simili, con aperture soltanto a finestre, per contenere il freddo invernale. Anche dove si vede un balcone, questo è finto: è un abbellimento dell’edificio. Il giro ci porta anche sulla Neva, dove osserviamo da lontano la Fortezza con la Cattedrale di San Pietro e Paolo.
Fortezza e Basilica di San Pietro e Paolo |
Cattedrale di San Nicola del mare |
Notti bianche, unica scritta in inglese nella Città |
E’ in corso l’annuale manifestazione delle Notti Bianche, in cui i turisti si soffermano sulle sponde, tra l’altro, per osservare l’apertura dei ponti levatoi, di notte. All’ approdo, percorriamo, senza sbagliare, la Prospettiva Nevskij, fino al nostro albergo. Nei pressi c’è un negozietto di souvenirs, dove compreremo braccialetti di ambra locale, e magnetini per frigoriferi. Non ci sono cartoline. I nostri parenti le aspettano ancora. Ceniamo al ristorante del nostro hotel. Nel dopocena prendo un caffè espresso (meno male che c’è la globalizzazione anche del caffè) al salotto dell’hotel, dove si intrattiene un gruppo di giovani mussulmani, con le loro donne. A parte il fazzoletto che tutte portavano, erano molto disinvolte, vestivano abiti occidentali e, diciamo, il fazzoletto, che non riusciva a contenere la capigliatura, sottolineava il loro fascino e la loro femminilità.
Mercoledì 26 giugno 2013
Oggi è previsto un giro per i principali luoghi di interesse della Città, accompagnati, in auto, da una guida. Si presenta con lieve ritardo, per via del traffico, e subito cominciamo il giro.
Palazzo e Via Rossi |
Prospettiva Nevskij |
Veduta dai canali |
Sant'Isacco, timpano |
Chiediamo alla guida come si fa per andare a Peterhof, dov’è l’ultima residenza dello Zar prima della destituzione. Ci dice che bisogna prendere l’aliscafo all’altezza dell’Ermitage e ci accompagna a fine tour. Accettiamo e ci imbarchiamo per la nostra meta dove giungeremo dopo 15 minuti circa. Percorriamo il lungo viale che porta alla cascata e, più in su, al palazzo imperiale.
Peterhof, fontana |
Peterhof, fontana, particolare |
Dopo un breve riposino, scendiamo per cenare e per un espresso con sigaretta nella hall, come al solito.
L’indomani, mentre ci intratteniamo nella hall per il caffè della mattina, si avvicina un tassista privato che si offre di accompagnarci all’aeroporto per 1600 rubli. Accettiamo. E’ presto e lui si offre di fare un giro. Sappiamo che è un pretesto per arrotondare, ma noi vogliamo approfittare per vedere un ultimo luogo che avevamo intravisto durante il tour del giorno precedente e che è abbastanza vicino al Novotel.
Negozio di gastronomia Eliseevskij |
Negozio di gastronomia Eliseevskij, vetrata |
Il viaggio è finito. L’aereo parte ed arriva in perfetto orario. Scalo a Fiumicino ed arrivo a Napoli alle 22,30.
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